Campi Informativi F-Aurea

Dalla tradizione F-Aurea

I Campi Informativi F-Aurea sono strumenti che vengono utilizzati nelle pratiche di Ricalibrazione Planetaria ®. Creati da Francesco Verticchio, padre del Gruppo F-Aurea, con la collaborazione di Manlio Di Donato, sono strumenti eterici accessibili tramite un apposito database akashico con cui i praticanti imparano ad interfacciarsi.

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Ma cos’è un Campo Informativo Eterico Olofrattale F-Aurea? Presto detto, sono campi creati nell’akasha i quali proiettano ed attivano una serie di funzioni, quelle per cui sono state creati. Alcuni di essi sono richiamabili liberamente dai praticanti, altri invece sono fissati su appositi supporti fisici.

Sono strumenti che come operatori, come Gruppo F-Aurea, abbiamo creato per semplificare e potenziare enormemente la pratica personale e per poter condividere i benefici delle pratiche come la Ricalibrazione Planetaria ® anche quando siamo in uno stato in cui la concentrazione o il tempo a disposizione per raggiungere uno stato meditativo sono carenti.

I Campi F-Aurea sono autonomi. Operano con dei motori di consonanza interna, rigenerando da se l’energia eterica o prana necessario al loro funzionamento. Abbiamo raggiunto questo risultato dopo decenni di ricerca e lo studio rispettoso di chi ci ha precedeuto. Ma anche imparando ad escludere le strade che altri hanno intrapreso e che abbiamo scoperto essere insoddisfacenti o fallaci. Molti altri strumenti di altri percorsi operano semplicemente perchè sono la volontà ed il potere di agire personale dell’operatore ad essere usato e focalizzato dallo strumento.

Campi Informativi Eterici Olofrattali F-Aurea

In molte pratiche del settore olistico spesso è l’operatore a fare da “batteria”, da “motore” per far funzionare lo strumento o la tecnica. In altri casi abbiamo incontrato strumenti efficienti ma dalla durata limitata. Una volta esaurita la carica con cui sono stati creati si fermavano, oppure caricavano di etere dissonante mancando della capacità di bonificare le dissonanze. I Campi F-Aurea al contrario sono realmente autonomi.

La necessità di crearli nasce proprio dall’esigenza di semplificare e alleggerire il carico dell’operatore, potendo svolgere un pacchetto di funzioni, di operazioni con il prana, con la materia eterica, molto completo e basato sul completo equilibrio.

“Il segreto dell’Universo non si conquista, ma si raggiunge con Volontà e Amor, con il COR o Cuore e Rispetto”.
[Francesco Verticchio].

Avvertenza: Il paradigma scientifico odierno non riconosce ciò che chiamiamo energia sottile, prana, ecc.. quindi queste informazioni riportate sono da considerarsi da Esperienziare, cioè sapete che non ci sono basi scientifiche odierne dietro, ma potete sperimentare empiricamente le sensazioni che vi suscitano. Il termine etere come già indicato non ha riferimento all’etere inteso come paradigma scientifico, ma al concetto filosofico e meditativo di prana, energia sottile, ki, quali concetti persi dall’occidente ma preservati dalle culture orientali. Ricordo che quanto esposto va considerato nell’ambito di pratiche meditative e dell’esperienza interiore e del paradigma Ispirazionale di ciò che è Ricalibrazione Planetaria e Gruppo F-Aurea. I Campi F-Aurea e la Ricalibrazione Planetaria non costituiscono una forma di terapia medica.

Come operano i Campi F-Aurea:

I Campi F-Aurea operano in modo pieno e completo con i modelli eterici divulgati dalla Ricalibrazione Planetaria. Portano i loro effetti sul piano delle materie eteriche o energie sottili o prana che dir si voglia. Operano in modo completo nelle Dimensioni Celesti ma anche nelle Dimensioni Telluriche e hanno l’istruzione di operare anche nelle Ottave oltre le dimensioni conosciute se ciò è consonante con chi ne riceve l’effetto. Il concetto di dimensioni telluriche è proprio della Ricalibrazione Planetaria. Le principali tradizioni di derivazione orientale ma anche gli studi esoterici occidentali definiscono come la materia fisica sia la “vibrazione” più bassa e lenta dell’universo, mentre il “prana” o energia sottile sia una vibrazione più alta e leggera. Noi invece sosteniamo che la materia fisica sia solo il punto centrale di ogni forma di prana, o energia sottile. Sopra la vibrazione della materia si aprono le Dimensioni Celesti, che corrispondono a quanto descritto da molte tradizioni, come dalla teosofia e dai tanti scrittori che come Rudolf Steiner si sono occupati della questione. Tuttavia anche sotto la vibrazione della materia si dischiudono forme di prana o energia sottile, queste sono le Dimensioni Telluriche le quali sostengono e nutrono la materia stessa e costituiscono la memoria energetica fossile del passato, la dove le Dimensioni Celesti, più leggere della materia sono l’espressione dei potenziali futuri, ciò che è solo energia in divenire. Le Ottave sono invece lo spazio interiore che si dischiude oltre le dimensioni conosciute e “incarnate”. Questo concetto di cui quanto esposto è solo la punta di un piccolo iceberg prende il nome di Multidimensionalità. All’appello mancano ancora concetti quali Multiversi, Mondi Paralleli, Ottave Parallele e altro ancora.

Tutti i campi sono definiti come Olofrattali poichè operano in modo Olofrattale, cioè mettiamo caso che diamo ad un campo informativo il compito di portare in consonanza un target, come un meridiano o un chakra. Ecco che questo viene gestito non come un semplice meridiano, ma dal punto di vista olofrattale, viene riequilibrato il meridiano e tutti gli altri meridiani i quali si trovano dentro il meridiano stesso. Questo è un concetto estraneo alla tradizione orientale, ed è nato dagli studi del Gruppo F-Aurea. Ogni soggetto ha dentro di se l’infinito, questa è una bella frase, ma sul piano pratico? Ecco che possiamo (e nella Ricalibrazione questo si impara passo dopo passo) riequilibrare un singolo ente energetico, ad esempio un meridiano. Oppure possiamo scoprire come dentro quel meridiano esistano tutti gli altri meridiani. Ogni parte contiene il tutto. E questo gioco continua all’infinito. Padroneggiare questo concetto sul piano pratico, realmente, non per “credenza”, ci permette di stimolare una consonanza più profonda e stabile del consueto.

Ecco come i Campi F-Aurea operano in modo completo multidimensionale ed olofrattale. Tutti svolgono poi un pool di funzioni, create al loro interno e attivate dai motori eterici F-Aurea. Chi ha allenato la percezione manuale delle energie sottili o altri metodi simili (es radiestesia) potrà trovare riscontro in quanto detto, a patto che comprenda il nostro modo di ragionare e faccia esperienza di ciò che stiamo dicendo.

Da dove siamo partiti e su cosa ci siamo basati?

Siamo partiti in quest’epoca dagli studi sulla radionica di Malcom Rae e sull’energia orgonica di W. Reich e verso fine 1900 di Roberto Zamperini. Malcom Rae aveva concepito uno strumento fatto da un magnete che emetteva il suo campo su una tesserina di carta. La tesserina riportava quella che Rae chiamava caratteristica vibrazionale, ovvero un disegno geometrico (dei cerchi con delle lineette) che avrebbe dovuto riprodurre se fornita di sufficiente energia fisica l’effetto eterico espresso dal disegno grafico. Noi chiamiamo Archetipo Olofrattale un concetto similare. Personalmente trovo che sia l’operatore umano ad attivare lo strumento e crearne l’effetto, approfittando del magnete che fa da vettore o energia portante. Il potenziometro, così si chiama lo strumento di Rae trasferiva poi l’informazione su una boccetta piena di acqua e zucchero. Rae e la radionica nata da lui sosteneva quindi di poter programmare nella boccetta d’acqua l’energia vibrazionale o eterica di una sostanza, come di una pianta. Chiaramente questo metodo avea il problema non compreso delle dissonanze psichiche e dei legami con l’operatore, ovvero di quelle energie di cui la boccetta si sovraccaricava, distorcendo quindi la qualità dell’informazione che veniva programmata. Ma anche il problema del magnete stesso, il quale emetteva dissonanza a sua volta. Oltre che della mancanza di regolazione della potenza dell’apparecchio. Di fatto non era il magnete ma l’operatore umano a generare l’informazione eterica suggerita dalla cartina. Il suo strumento è stato ad ogni modo una pietra miliare nella ricerca delle energie sottili, perchè per primo Rae ha suggerito che si può identificare con un “codice” nel suo caso geometrico, l’essenza di un ente, come di una pianta. W. Reich dal canto suo aveva compreso che la differenza di materiali fisici capaci di condurre o isolare elettricità erano capaci anche di generare una spinta di energia eterica, che Reich chiamava orgonica. Gli strumenti di Reich tuttavia si limitavano a spingere l’energia ambientale e non ne cambiavano le qualità. Le dissonanze restavano tali. E’ ben nota la Spira di Reich, un semplice strumento che sposta il prana da una parte all’altra. Anche questi primi studi pionieristici hanno messo in luce dei punti fondamentali nella ricerca, come la possibilità che la materia fisica possa generare una spinta nell’energia sottile. Fra i tanti che hanno raccolto l’eredità di quei pionieri troviamo il dr. Roberto Zamperini, il quale mette a frutto le conoscenze dei suoi predecessori unendole in un opera meticolosa di analisi e osservazione dei risultati così come dei fallimenti. Dopo decenni riesce a mettere a punto il primo strumento totalmente autonomo e indipendente dall’energia personale dell’operatore, da lui battezzato Cleanergy.

Dalla comprensione di questi studi a sua volta Francesco Verticchio, padre del Gruppo F-Aurea, sviluppa le prime versioni di Campo Informativo F-Aurea, le quali inizialmente e come i suoi predecessori, operavano solo nelle dimensioni celesti e non erano olofrattali. Solo con susseguirsi degli anni, della ricerca incessante abbiamo arricchito i campi e l’intelligenza operativa dei campi di capacità sempre più ampie. Se le prime versioni svolgevano le semplici funzioni di consonanza che tutt’ora si insegnano nei corsi di Ricalibrazione, attivando otto o nove istruzioni, ora i campi si sono arricchiti di centinaia di funzioni, ma anche di database capaci di scegliere autonomamente come operare, regolandosi in base sia a chi ne fa da operatore attivo sia in base a chi li riceve.

I Campi stessi sono poi del tutto slegati dalla necessità fisica di avere dei supporti materiali adeguati a contenerli, come cristalli, strutture di materiale speciale o apposite forme geometriche. Queste necessità legate allo spazio ed al tempo e da essi limitate fanno parte di altri metodi. E’ per noi possibile creare un campo usando come vettore, ovvero come mezzo attraverso il quale il campo si manifesta qualunque supporto materiale, vetro, plastica, metallo, persino onde sonore, siamo completamente slegati dalla necessità di un supporto materiale.

Chiaramente i campi non vanno intesi come un sostituto delle terapie mediche, ma come un esplorazione del potenziale umano e un sostegno al benessere personale.

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