
Canalizzazione è un termine coniato nei primi anni 90 del 1900, deriva dall’inglese Channeling e definisce la pratica di richiamare a se spiriti o maestri o guide illuminate per ricevere istruzione in merito ai problemi della vita.
In realtà nonostante il termine sia moderno, il channeling è una pratica antichissima che nei secoli ha solo cambiato identità. Nell’800 si chiamava medianicità, la quale contrariamente a ciò che si pensa nasce per contattare vari tipi di Entità non solo gli spiriti dei defunti, come hollywood sembra suggerire. La quale ha sua volta ha origini ancora più antiche. Semplicemente da sempre l’essere umano ha notato l’esistenza di entità apparentemente non fisiche che sembrano accompagnarlo. Fra tali entità i veterani, così come le antiche culture fanno delle precise divisioni. Ad esempio il teurgo Giamblico intorno al 400 dc descrive da vero sensitivo nel libro “I Misteri” la differenza fra ciò che lui chiama Spiriti, gli Eroi (ovvero ciò che oggi chiameremo Maestri Ascesi), e gli Dei.
Questo però presuppone che ci canalizza sia sempre in grado di contattare tali entità e che queste siano sempre “sane”. Ma è sempre così?
Alcuni canalizzatori riportano messaggi di amore, di pace, di speranza.
Altri riportano profezie.
Altri ancora riportano informazioni sulla vita e sulle malattie.
Ma.. quanti di questi hanno attinenza con la realtà? Quanti di questi si limitano a chiudere gli occhi e dire le prime cose che gli vengono in mente? Quanti di questi sono sintonizzati sulla loro pancia o sui loro desideri e quanti perdono se stessi nel tentativo di raggiungere un dio lontano e inarrivabile? Quante persone deboli richiamano la guida di fantomatici maestri, e creano essi stessi la massa psichica di quei maestri, i quali sono espressione del loro inconscio e poco sanno a parte tenere quelle persone bloccate nelle proprie paure?
Quanti poi anche se dotati di preparazione si agganciano a forme pensiero nell’inconscio collettivo come quelle delle religioni, e credono di vedere eventi storici, ma ciò che parla loro e gli mostra immagini è solo una massa psichica, una forma pensiero collettiva che ha preso vita creata e alimentata dagli esseri umani senza reale collegamento con la realtà storica?
E quanti ancora fanno queste esperienze e ricevono risposte da entità o masse psichiche che si spacciano per maestri, per illuminati, ma hanno il solo fine di tenere la persona debole per potersene nutrire, dandogli pratiche, canti, rituali, poco efficaci ma che servono a dare energia all’entità canalizzata nutrendola?
Ora la domanda che possiamo porci è “come faccio a distinguere questi casi e come prepararmi per richiamare ciò che in me vive come Divino evitando queste deviazioni?”.
Per alcuni la risposta è “seguo il mastro\la tradizione di ecc..”. Tuttavia la fede era qualcosa che andava bene quando l’essere umano aveva perso la capacità di sentire e vedere etericamente. Al giorno d’oggi la stiamo ottenendo nuovamente, segno che forse vale la pena andare oltre i dogmi delle religioni, dei culti e dei sedicenti maestri, coltivando le proprie facoltà del sentire, del discernere e dell’Ispirazione.
Dopotutto che cosa ci assicura che tali tradizioni e maestri siano realmente tali? Cosa ci assicura che siano ancora adatti ai tempi di oggi? In fin dei conti se procediamo per fede siamo come i casi citati in precedenza di canalizzatori che non sanno cosa stanno facendo e credono ciecamente in ciò che arriva loro. Alla radice c’è sempre una profonda carenza d’anima – un sentirsi inadeguati e deboli. Per cui si ricorre al maestro, alla religione, all’entità canalizzata, per riempire quel vuoto, quella debolezza e sentirsi importati oppure semplicemente più sicuri. Non è un male, è solo una fase del percorso di crescita interiore, diciamo Ispirazionale, attraverso cui si passa. Ma.. le pratiche servono proprio ad accettare quella debolezza e senza più nasconderla permetterci di coltivare e quindi manifestare la propria vera e reale essenza ispirazionale. Questo ci rende maestri di noi stessi, cosa che forse è la sfida evolutiva di quest’epoca.
Chiaramente parlo da eretico, dal mettere ogni cosa in dubbio ogni cosa appare la tua strada quella reale.
[continua..]
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