È noto il concetto di ley lines, ovvero linee in cui l’etere, ciò che altri chiamano prana, energia sottile, orgone, ki, ecc.. Del Pianeta Terra scorre, e vitalizza il pianeta attuando una vera e propria circolazione eterica ambientale. È invece sconosciuto e inedito il concetto che esistono ley lines non solo nella terra ma nello spazio che scorrono fra pianeti del sistema solare.

Approfondimento: Ma cos’è una ley line? Una ley line è paragonabile ad un fiume, il quale a differenza di un normale fiume, che dalla montagna va verso il mare, scorre sottoterra e nel cielo in un percorso sinusoidale (sale e scende). Sottoterra sprofonda nel magma dove si rigenera e ripulisce. Poi emerge a livello del terreno e scorre portando “etere” ovvero energia che rivitalizza il pianeta (almeno finchè passa attraverso luoghi naturali, nelle città viene deviata e ingolfata). E a tratti sale nel cielo dove rivitalizza la stessa ionosfera. Il tutto in un circuito perpetuo. Ci sarebbe molto da approfondire, ma fermiamoci invece nel dire che esse erano ben conosciute ed usate da tutte le civiltà del passato. Faccio quest’affermazione non per “sentito dire”, ma per esperienza pratica, fatta sul campo, a “testare” in siti archeologici: Come le ley lines venivano create artificialmente, come venivano deviate e come erano usate a fini di benessere. Tracce di tali opere sono rilevabili specialmente nelle opere architettoniche e di fondazione di città, strade, ecc.. Romane, ma anche con differenze di altre culture (es Fori Imperiali a Roma, Verona, Paestum, ecc..).

Ebbene e se vi dicessi che esistono anche ley lines che scorrono fra la Terra e gli altri pianeti del sistema solare?

Anzitutto mettiamo in disparte la logica e la mente, lasciando parlare il sentire, e la percezione eterica manuale. E prendiamo in mano il sistema solare e in special modo la Terra e Marte.

Possiamo notare che effettivamente c’è una risonanza vettoriale – ovvero un collegamento eterico, un “canale eterico” fra i due corpi celesti. E che questo canale a spirali, procede collegando alcuni punti dei due pianeti – presumubilmente e a occhio tocca le stesse coordinate geografiche (in proporzione) – gli stessi punti sulla superficie dei due pianeti. Come se dal nucleo del pianeta Terra si aprisse un vortice a spirale, fatto di singoli filamenti (piccoli fiumi) che scorrono verso l’alto, meno verso il basso. Questi filamenti ruotano intorno alla Terra e si incrociano a due a due in punti precisi sulla superficie della Terra. Su Marte osserviamo lo stesso simile fenomeno. I due gruppi di filamenti si aprono quindi nello spazio e si intrecciano a formare un enorme toroide, un po’ schiacciato nel basso e più grande in alto. La parte bassa di questo campo è contratta, sembra avere la funzione di assorbire, si comporta a quanto pare da polo negativo, da “yin”, mentre la parte alta sembra proiettare, si apre a raggera, comportandosi da yang o polo positivo.

Ecco come appare una ley lines planetaria. Il fenomeno segue probabilmente regole geometriche, è una proporzione geometrica e frattale ovvero riproduce se stessa in ogni sua sezione.

Osservazioni:

Queste ley lines sembrano collegare quindi un pianeta al suo vicino. Ad esempio il Sole a Mercurio. E Mercurio a Venere. Quindi Venere alla Terra. La Terra a sua volta con Marte. Poi Marte con Giove. E Giove con Saturno, e così via.

Poi però è osservabile anche un collegamento più ampio che è il risultato dell’interazione fra la ley lines che nasce dal Sole e che collega ogni altro pianeta direttamente con il Sole.

È invece scarsamente rilevabile ed estremamente debole, la presenza dei collegamenti intermedi – ad esempio fra la Terra ed Urano. È più facile notare i collegamenti fra pianeti fisicamente vicini. È anche possibile rilevare la presenza di collegamenti oltre che fra tutti i pianeti con Sole, anche degli altri pianeti con Giove. Del resto se il Sole è il motore, il cuore che da vita e Forza al Sistema Solare, Giove ne è il Fulcro, il cervello.

Natura delle Ley Lines Planetarie

Ora aggiungiamo un dettaglio sulla natura di questi canali. Essi sono anche probabilmente dati dall’interazione fisica, magnetica e gravitazionale dei vari pianeti (ps. La gravità è una forza fisica? O una convenzione usata per spiegare un fenomeno fisico?). Questo spiega forse perchè sono rilevabili ley lines fra pianeti vicini fra di loro e perchè sono sempre rilevabili fra il Sole ed ogni altro pianeta. Mentre invece gli altri logicamente possibili collegamenti risultano estremamente deboli, quasi impercettibili, come ad esempio il collegamento Terra-Urano.

Ora va fatta una riflessione: Ogni cosa come già descritto in altri articoli è multidimensionale. Esiste quindi sul piano fisico degli atomi e su piani eterici. Non v’è una vera e netta separazione fra fisico ed eterico (è come dire che spirito e materia sono una cosa sola alla quale diamo il nome di etere). Tuttavia indichiamo con il nome di “dimensioni” i salti che l’etere compie allontanandosi dalla materia – verso l’alto e verso il basso.

Va anche detto che una mera forma fisica – priva di coscienza – è anche allo stesso tempo incapace di generare effetti misurabili e osservabili nelle dimensioni esterne (lontane dalla materia). La forma fisica, la geometria fisica, e quindi simboli, forme tridimensionali (piramidi, grafici, ecc…) producono effetti solo in quella che chiamiamo prima dimensione, ovvero vicino alla materia. E questo avviene solo quando sono dotati di massa fisicamente significativa. La prima dimensione è l’etere influenzato direttamente dalla materia.

La stragrande maggioranza delle forme (a parte rare eccezioni) non influenzano le dimensioni oltre alla prima. Solo ciò che chiamiamo coscienza influenza le dimensioni dopo la prima. Al massimo la vita biologica anche in assenza di pensiero come lo intendiamo influenza le dimensioni fino alla terza. Ma non oltre.

Questo è rilevabile osservando con la percezione eterica lo stato e la qualità, (ovvero osservando la potenza e conosonanza e presenza di moto, di attività) delle dimensioni eteriche, una per una, di vari soggetti come piante, sassi, animali, ecc.. Ogni cosa esiste in tutte le dimensioni. Tuttavia c’è un enorme differenza fra una dimensione eterica attiva e viva e una invece presente ma immobile, ferma, inerte, addormentata, persino atrofizzata. Da queste analisi si possono trarre molte conclusioni ma torniamo alle ley lines planetarie.

Ecco che le ley lines planetarie in questo senso sembrano essere attive solo in prima dimensione. Mentre nel complessivo risultano inattive, addormentate, stagnanti, e quindi cariche di etere dissonante.

Questo mi porta all’ipotesi che nessuna coscienza abbia (finora, data 2020) usato in modo intensivo le ley lines planetarie almeno non oltre la prima dimensione. O che se questo è avvenuto, non abbia lasciato tracce rilevabili. Questo può voler dire che pochi esseri umani le hanno usate, e che presumubilmente nessun “alieno” le usa. Se lo avessero fatto le ley lines riporterebbero consistenti “tracce di uso”, sarebbero più attive nelle dimensioni che vanno oltre la materia, cosa che non rilevo.

In futuro, nella Ricalibrazione Planetaria sperimenteremo se sarà possibile usare con profitto le Ley Lines planetarie. Ad esempio come vettori per amplificare l’effetto delle nostre pratiche. Certo prima ci sarà da ripulire a fondo e ristrutturare in modo multidimensionale ed olofrattale le linee stesse, verificando passo per passo se possiamo procedere. Il primo passaggio, attualmente in corso d’opera, è la bonifica e ristrutturazione di tali Ley Lines fra pianeti contigui, escludendo in un primo tempo la Terra. Poi installare un opera che superi i limiti delle ley line naturali, fisiche, creando una rete di risonanza fra ogni pianeta in modo completamente multidimensionale, dove cioè l’aspetto multidimensionale non sia solo latente, con il 90% di esso atrofizzato come quando le abbiamo “scoperte”, ma in cui vi sia un 100% che ci possa rispondere. Al termine se si potrà fare, perchè sarà sano farlo, collegheremo anche la Terra alla rete così ristrutturata ed a quel punto potremo ipotizzarne un utilizzo per amplificare opere di consonanza fatte qui nella Terra, in modo che come una grande lente di ingrandimento, o come la cassa di risonanza di una chitarra si possano amplificare le opere di consonanza fatte qui sulla Terra, in modo che tutto il Sistema Solare risuoni e risponda assistendo tali opere.

Va ad ogni modo fatta un altra riflessione, così come esistono ley lines fra i pianeti del Sistema Solare, è possibile che ne esistano tali da collegare il Sole al nucleo galattico, il buco nero supermassiccio al centro della Via Lattea, chiamato da molti il Grande Sole Centrale. Il quale pur essendo un buco nero di proporzioni ciclopiche, è secondo alcune tradizioni un motore che raccoglie le informazioni sane e consonanti all’evoluzione, alla crescita armonica della vita, ricevendole da tutta la galassia, e occupandosi di reinviarle. Un pò come se gli scatti evolutivi, biologici e d’anima, fatti su qualche ignoto esopianeta venissero condivisi con la Terra.

Personalmente ho quest’impressione quando vedo alcuni molluschi, seppie, calamari, ecc.. ovvero che la loro forma fisica, l’archetipo della loro forma fisica non si sia sviluppato su questa Terra, ma che le forme viventi della Terra l’abbiano per così dire “preso” dal database della Via Lattea ed applicato. Un pò come se esistesse un grande database dove tutti inviamo informazioni utili alla vita e dal quale ogni angolo della galassia può alle giuste condizioni accedere per promuovere la vita. E quindi questo ci può dare il senso di essere cittadini di un universo ben più vasto di quanto il nostro sguardo possa cogliere. Ma queste al momento sono solo ipotesi.

Cambiamenti Globali e responsabilità dell’essere umano

Va infine analizzato come nei millenni l’essere umano abbia riversato significati e simboli, insomma materiale conscio ed inconscio, sui corpi celesti. Col tempo i corpi celesti si sono caricati quindi di simboli – forme pensiero – egregore – ovvero proiezioni dell’inconscio collettivo. Al punto che alcuni pianeti sono stati “programmati” fino ad influire effettivamente su di noi.

Ad esempio si dice che la luna regoli le passioni, l’inconscio, le maree e gli umori del corpo e della mente. E che la Luna piena tiri fuori l’irrazionale da noi.

Ma quanto di questi effetti è in realtà parte di una programmazione che noi esseri umani abbiamo letteralmente co-creato nei millenni? E quanto è realmente l’effetto del corpo celeste stesso?

Si è un affermazione forte. Vuol dire che siamo i soli responsabili – come razza umana – del mondo che ci circonda e di ciò che avviene dentro di noi. Co-creando nei millenni significati e simboli nella realtà esterna abbiamo influito sulla realtà interna, inconscia, ed ora siamo potremmo dire schiavi di ciò che noi stessi abbiamo creato inconsapevolmente.

Dico questo ancora una volta con congizione di causa, col piglio dello sperimentatore. Abbiamo, come Gruppo di Ricerca F-Aurea più volte eseguito sperimentazioni, proiettando i nostri sensi eterici indietro nel tempo. Se ad esempio osserviamo la semplice acqua dei mari, il suo campo eterico. E spostiamo indietro il focus dell’osservazione ad un epoca prima dell’esistenza di ciò che chiamiamo homo sapiens. Prima della formazione del DNA di ciò che oggi è homo sapiens. E in quell’epoca osserviamo il campo dell’acqua, possiamo percepire un acqua viva, vitale. Un campo che è ricco di etere oro, ricco di energia effervescente, e completamente neutro, cioè privo di ogni traccia di identità fittizia, di proiezioni mentali, di significati e simbolismi. La differenza al tatto eterico e con gli altri sensi è netta e senza esagerazione, enorme. Oggi il campo dell’acqua è debole, poco percepibile e sovraccarico di “mentale”, di forme pensiero, che come un grande calderone costituiscono una specie di zuppa indistinta e indistinguibile nelle sue componenti.

Questo vuol dire che l’essere umano è il male cosmico che ha rovinato l’armonia ancestrale della natura? No. Vuol dire che l’essere umano per sua natura crea. Il dare nomi e attribuire tramite ispirazione significati ad una cosa, come l’acqua, ne crea di fatto quegli effetti. E questa creazione è avvenuta lentamente, nel giro di decine di migliaia d’anni. Forse la sfida è quella di co-creare consonanza, anzichè dissonanza in forma di dolore, confusione, ignoranza.

Ora che ci azzecca tutto questo con le ley lines planetarie?

Torniamo alla Luna ma anche agli altri corpi celesti. Di quanti simbolismi, significati, proiezioni mentali sono stati intrisi? Nella Ricalibrazione Planetaria abbiamo sempre detto di richiamare e utilizzare l’essenza del corpo celeste, non la sua realtà attuale, in quanto questa è carica di effetti che deviano l’essenza del corpo celeste. Ad esempio Luna non è negativa ma è rilascio… Marte non è guerra ma è sistema immunitario del campo eterico… Saturno non è duro e cattivo ma è energia di forma e sostegno… ecc.. Tanto da poi poter unire questi effetti in un linguaggio di funzioni complete.

Ma poi a parte questo caso, quando la Luna diventa piena, quanto l’inconscio collettivo risponde alla zuppa di simbolismi e forme pensiero che sono accumulate nella Luna? Tanto al punto da produrre effetti tangibili?

Ecco una cosa interessante che francamente ho preferito tacere fino ad avere maggiori conferme, è che a inizio Dicembre 2020 abbiamo assistito ad un fatto imprevisto. La Luna in termini eterici ha cominciato una profonda opera di rilascio di quella massa che noi umani le avevamo “programmato” nei millenni. In contemporanea (4 dicembre) un collega mi informa che sono stati registrati dei picchi nella risonanza di Shumann del tutto inaspettati e mai visti, con valori fino a 11.000 Hz (nb. Informazione da prendere con le pinze, la cosa mi viene detto è stata rilevata solo da alcuni strumenti ma non da tutti). La cosa è andata avanti per settimane, almeno fino alla congiunzione Giove-Saturno del 21 dicembre 2020. In cui era percepibile fino 3 giorni prima, una fase di pulizia dello stesso Saturno.

Ora per pulizia intendo che tali corpi celesti hanno azzerato (quasi azzerato) la gran massa di fango psichico, di fango dell’inconscio collettivo, che gli era stata riversata, tornando ad essere più neutri. Etericamente diversi, meno familiari, solo perchè più vicini al loro archetipo orginario.

Quanto questo ha influito su noi esseri umani? Facendo molte osservazioni e test, eravamo, tutto il mondo era in scarico, in rilascio di “tossine” eteriche, specialmente sul piano psichico. Potevi sentire fango venire rilasciato dal campo eterico dell’inconscio sia dei singoli che del collettivo.

Questo cambiamento è certamente stato esaltato dalla congiunzione planetaria Giove-Saturno, ma onestamente non è stato causato dalla congiunzione ne da qualche alieno, o entità suprema. Posso solo sostenere che sia stata l’opera di coloro che in quel momento avevano le chiavi sane per farlo avvenire. Insomma sto sostenendo che secondo me è stata l’azione di semplici esseri umani a fare la differenza su scala globale. E che l’opera che ciascuno di noi – nel suo piccolo – può svolgere su di se e con chi gli sta vicino ha contribuito. Se è stata raggiunta una massa critica di paura, nel 2020 anno del lockdown Italiano, è anche vero il contrario. Ma è necessario mettere da parte i voli pindarici e credere che domattina saremo tutti “illuminati” (qualunque significato si voglia attribuire a questa parola), semmai avremo tutti più lavoro da fare su noi stessi fino a creare una società più sana per tutti, basata spero sul rispetto.

E questo si, ha cambiato il modo in cui noi umani reagiamo alle fasi lunari e alle congiunzioni planetarie. Non viviamo in un sistema statico, ma in continuo mutamento, di cui noi stessi siamo parte, e le nostre scelte e azioni responsabili e Ispirate possono contribuire – parlo del contributo collettivo, di tutti – a cambiare il sistema in cui viviamo. E’ sempre avvenuto, anche se poi sono i pochi a far confluire la forza collettiva pro cambiamento sano e renderla reale.

Avevo osservato fenomeni simili ad esempio durante fine inverno del 2020. Se si osservava il campo eterico del “noto agente virale di quell’anno” si poteva notare come tante opere eterico-vibrazionali, ma anche “semplici” preghiere, venivano veicolate da ogni parte del mondo. Molte di quelle opere tuttavia erano in contrasto e si ostacolavano le une con le altre. Ad esempio erano percepibili gruppi che operavano per distruggere “l’agente virale” e gruppi che invece gli mandavano amore per farlo adattare e mutare in una forma innocua. La maggior parte però purtroppo generava solo dissonanza o mancava di spinta, di potenziale per essere efficace. Altri ancora operavano più per far sintonizzare fra loro le varie differenti opere, evitando in questo modo l’annullamento reciproco (due forze identiche, con la stessa intensità o frequenza, ma di direzione, spin, opposto si annullano a vicenda). E proprio in primavera sappiamo bene quali sono state le dichiarazioni del dottor Zangrillo a proposito della perdita di pericolosità “dell’agente virale”. Dichiarazioni che la stampa mainstream non ha potuto smentire, in quanto supportate da un intera università, ma che ha provveduto ad affossare e far svanire. Ma qui cambio argomento, se volete -> approfondite da voi. Questo sito parla di ricerca eterica e meditazione, non di medicina o geopolitica.

Tornando ai pianeti quello che ho osservato è quindi il risultato diretto, secondo me di pochi, che hanno beneficiato del campo preparato dai molti. Negli ulltimi 20 anni abbiamo visto una diffusione ben più vasta che mai delle pratiche eteriche-vibrazionali, cosa che sta contribuendo a co-creare una nuova possibilità nell’inconscio collettivo. Piuttosto andrebbe detto che in mia opinione almeno in Italia ci fidiamo ancora troppo poco di quello che è realmente fattibile, siamo scarsamente tendenti a credere in ciò che facciamo o all’opposto ci crediamo ciecamente, senza l’accortezza di poterci mettere in discussione e quindi impedendoci di progredire in quanto viviamo fragilità interiori mal nascoste da misticismi “io canalizzo l’universo – quindi non mi posso sbagliare anche perchè tutti i maestri l’hanno detto”. Aggiungiamo quei pochi che furbescamente sanno di non sapere nulla ma sono molto abili nel venderlo, contribuendo a diffondere suggestioni inefficaci a caro prezzo. E nel resto del mondo siamo ancora troppo legati al desiderio o alla pigrizia di voler credere che “il maestro ci salvi” con uno schiocco di dita, dimenticando che il risulato è figlio dell’impegno costante. Ma queste sono altre considerazioni.

Concludendo, ogni cosa ci circonda è quindi una co-creazione, il cui simbolismo ci parla da dentro e ci influenza. Una chiave è quindi lo sviluppare chiarezza mentale e potenziale, la differenza di potenziale per uscire da questa bolla di illusioni autoreferenziali che chiamiamo realtà.

Manlio Di Donato.

È noto il concetto di ley lines, ovvero linee in cui l’etere, ciò che altri chiamano prana, energia sottile, orgone, ki, ecc.. Del Pianeta Terra scorre, e vitalizza il pianeta attuando una vera e propria circolazione eterica ambientale. È invece sconosciuto e inedito il concetto che esistono ley lines non solo nella terra ma nello spazio che scorrono fra pianeti del sistema solare.

Approfondimento: Ma cos’è una ley line? Una ley line è paragonabile ad un fiume, il quale a differenza di un normale fiume, che dalla montagna va verso il mare, scorre sottoterra e nel cielo in un percorso sinusoidale (sale e scende). Sottoterra sprofonda nel magma dove si rigenera e ripulisce. Poi emerge a livello del terreno e scorre portando “etere” ovvero energia che rivitalizza il pianeta (almeno finchè passa attraverso luoghi naturali, nelle città viene deviata e ingolfata). E a tratti sale nel cielo dove rivitalizza la stessa ionosfera. Il tutto in un circuito perpetuo. Ci sarebbe molto da approfondire, ma fermiamoci invece nel dire che esse erano ben conosciute ed usate da tutte le civiltà del passato. Faccio quest’affermazione non per “sentito dire”, ma per esperienza pratica, fatta sul campo, a “testare” in siti archeologici: Come le ley lines venivano create artificialmente, come venivano deviate e come erano usate a fini di benessere. Tracce di tali opere sono rilevabili specialmente nelle opere architettoniche e di fondazione di città, strade, ecc.. Romane, ma anche con differenze di altre culture (es Fori Imperiali a Roma, Verona, Paestum, ecc..).

Ebbene e se vi dicessi che esistono anche ley lines che scorrono fra la Terra e gli altri pianeti del sistema solare?

Anzitutto mettiamo in disparte la logica e la mente, lasciando parlare il sentire, e la percezione eterica manuale. E prendiamo in mano il sistema solare e in special modo la Terra e Marte.

Possiamo notare che effettivamente c’è una risonanza vettoriale – ovvero un collegamento eterico, un “canale eterico” fra i due corpi celesti. E che questo canale a spirali, procede collegando alcuni punti dei due pianeti – presumubilmente e a occhio tocca le stesse coordinate geografiche (in proporzione) – gli stessi punti sulla superficie dei due pianeti. Come se dal nucleo del pianeta Terra si aprisse un vortice a spirale, fatto di singoli filamenti (piccoli fiumi) che scorrono verso l’alto, meno verso il basso. Questi filamenti ruotano intorno alla Terra e si incrociano a due a due in punti precisi sulla superficie della Terra. Su Marte osserviamo lo stesso simile fenomeno. I due gruppi di filamenti si aprono quindi nello spazio e si intrecciano a formare un enorme toroide, un po’ schiacciato nel basso e più grande in alto. La parte bassa di questo campo è contratta, sembra avere la funzione di assorbire, si comporta a quanto pare da polo negativo, da “yin”, mentre la parte alta sembra proiettare, si apre a raggera, comportandosi da yang o polo positivo.

Ecco come appare una ley lines planetaria. Il fenomeno segue probabilmente regole geometriche, è una proporzione geometrica e frattale ovvero riproduce se stessa in ogni sua sezione.

Osservazioni:

Queste ley lines sembrano collegare quindi un pianeta al suo vicino. Ad esempio il Sole a Mercurio. E Mercurio a Venere. Quindi Venere alla Terra. La Terra a sua volta con Marte. Poi Marte con Giove. E Giove con Saturno, e così via.

Poi però è osservabile anche un collegamento più ampio che è il risultato dell’interazione fra la ley lines che nasce dal Sole e che collega ogni altro pianeta direttamente con il Sole.

È invece scarsamente rilevabile ed estremamente debole, la presenza dei collegamenti intermedi – ad esempio fra la Terra ed Urano. È più facile notare i collegamenti fra pianeti fisicamente vicini. È anche possibile rilevare la presenza di collegamenti oltre che fra tutti i pianeti con Sole, anche degli altri pianeti con Giove. Del resto se il Sole è il motore, il cuore che da vita e Forza al Sistema Solare, Giove ne è il Fulcro, il cervello.

Natura delle Ley Lines Planetarie

Ora aggiungiamo un dettaglio sulla natura di questi canali. Essi sono anche probabilmente dati dall’interazione fisica, magnetica e gravitazionale dei vari pianeti (ps. La gravità è una forza fisica? O una convenzione usata per spiegare un fenomeno fisico?). Questo spiega forse perchè sono rilevabili ley lines fra pianeti vicini fra di loro e perchè sono sempre rilevabili fra il Sole ed ogni altro pianeta. Mentre invece gli altri logicamente possibili collegamenti risultano estremamente deboli, quasi impercettibili, come ad esempio il collegamento Terra-Urano.

Ora va fatta una riflessione: Ogni cosa come già descritto in altri articoli è multidimensionale. Esiste quindi sul piano fisico degli atomi e su piani eterici. Non v’è una vera e netta separazione fra fisico ed eterico (è come dire che spirito e materia sono una cosa sola alla quale diamo il nome di etere). Tuttavia indichiamo con il nome di “dimensioni” i salti che l’etere compie allontanandosi dalla materia – verso l’alto e verso il basso.

Va anche detto che una mera forma fisica – priva di coscienza – è anche allo stesso tempo incapace di generare effetti misurabili e osservabili nelle dimensioni esterne (lontane dalla materia). La forma fisica, la geometria fisica, e quindi simboli, forme tridimensionali (piramidi, grafici, ecc…) producono effetti solo in quella che chiamiamo prima dimensione, ovvero vicino alla materia. E questo avviene solo quando sono dotati di massa fisicamente significativa. La prima dimensione è l’etere influenzato direttamente dalla materia.

La stragrande maggioranza delle forme (a parte rare eccezioni) non influenzano le dimensioni oltre alla prima. Solo ciò che chiamiamo coscienza influenza le dimensioni dopo la prima. Al massimo la vita biologica anche in assenza di pensiero come lo intendiamo influenza le dimensioni fino alla terza. Ma non oltre.

Questo è rilevabile osservando con la percezione eterica lo stato e la qualità, (ovvero osservando la potenza e conosonanza e presenza di moto, di attività) delle dimensioni eteriche, una per una, di vari soggetti come piante, sassi, animali, ecc.. Ogni cosa esiste in tutte le dimensioni. Tuttavia c’è un enorme differenza fra una dimensione eterica attiva e viva e una invece presente ma immobile, ferma, inerte, addormentata, persino atrofizzata. Da queste analisi si possono trarre molte conclusioni ma torniamo alle ley lines planetarie.

Ecco che le ley lines planetarie in questo senso sembrano essere attive solo in prima dimensione. Mentre nel complessivo risultano inattive, addormentate, stagnanti, e quindi cariche di etere dissonante.

Questo mi porta all’ipotesi che nessuna coscienza abbia (finora, data 2020) usato in modo intensivo le ley lines planetarie almeno non oltre la prima dimensione. O che se questo è avvenuto, non abbia lasciato tracce rilevabili. Questo può voler dire che pochi esseri umani le hanno usate, e che presumubilmente nessun “alieno” le usa. Se lo avessero fatto le ley lines riporterebbero consistenti “tracce di uso”, sarebbero più attive nelle dimensioni che vanno oltre la materia, cosa che non rilevo.

In futuro, nella Ricalibrazione Planetaria sperimenteremo se sarà possibile usare con profitto le Ley Lines planetarie. Ad esempio come vettori per amplificare l’effetto delle nostre pratiche. Certo prima ci sarà da ripulire a fondo e ristrutturare in modo multidimensionale ed olofrattale le linee stesse, verificando passo per passo se possiamo procedere. Il primo passaggio, attualmente in corso d’opera, è la bonifica e ristrutturazione di tali Ley Lines fra pianeti contigui, escludendo in un primo tempo la Terra. Poi installare un opera che superi i limiti delle ley line naturali, fisiche, creando una rete di risonanza fra ogni pianeta in modo completamente multidimensionale, dove cioè l’aspetto multidimensionale non sia solo latente, con il 90% di esso atrofizzato come quando le abbiamo “scoperte”, ma in cui vi sia un 100% che ci possa rispondere. Al termine se si potrà fare, perchè sarà sano farlo, collegheremo anche la Terra alla rete così ristrutturata ed a quel punto potremo ipotizzarne un utilizzo per amplificare opere di consonanza fatte qui nella Terra, in modo che come una grande lente di ingrandimento, o come la cassa di risonanza di una chitarra si possano amplificare le opere di consonanza fatte qui sulla Terra, in modo che tutto il Sistema Solare risuoni e risponda assistendo tali opere.

Va ad ogni modo fatta un altra riflessione, così come esistono ley lines fra i pianeti del Sistema Solare, è possibile che ne esistano tali da collegare il Sole al nucleo galattico, il buco nero supermassiccio al centro della Via Lattea, chiamato da molti il Grande Sole Centrale. Il quale pur essendo un buco nero di proporzioni ciclopiche, è secondo alcune tradizioni un motore che raccoglie le informazioni sane e consonanti all’evoluzione, alla crescita armonica della vita, ricevendole da tutta la galassia, e occupandosi di reinviarle. Un pò come se gli scatti evolutivi, biologici e d’anima, fatti su qualche ignoto esopianeta venissero condivisi con la Terra.

Personalmente ho quest’impressione quando vedo alcuni molluschi, seppie, calamari, ecc.. ovvero che la loro forma fisica, l’archetipo della loro forma fisica non si sia sviluppato su questa Terra, ma che le forme viventi della Terra l’abbiano per così dire “preso” dal database della Via Lattea ed applicato. Un pò come se esistesse un grande database dove tutti inviamo informazioni utili alla vita e dal quale ogni angolo della galassia può alle giuste condizioni accedere per promuovere la vita. E quindi questo ci può dare il senso di essere cittadini di un universo ben più vasto di quanto il nostro sguardo possa cogliere. Ma queste al momento sono solo ipotesi.

Cambiamenti Globali e responsabilità dell’essere umano

Va infine analizzato come nei millenni l’essere umano abbia riversato significati e simboli, insomma materiale conscio ed inconscio, sui corpi celesti. Col tempo i corpi celesti si sono caricati quindi di simboli – forme pensiero – egregore – ovvero proiezioni dell’inconscio collettivo. Al punto che alcuni pianeti sono stati “programmati” fino ad influire effettivamente su di noi.

Ad esempio si dice che la luna regoli le passioni, l’inconscio, le maree e gli umori del corpo e della mente. E che la Luna piena tiri fuori l’irrazionale da noi.

Ma quanto di questi effetti è in realtà parte di una programmazione che noi esseri umani abbiamo letteralmente co-creato nei millenni? E quanto è realmente l’effetto del corpo celeste stesso?

Si è un affermazione forte. Vuol dire che siamo i soli responsabili – come razza umana – del mondo che ci circonda e di ciò che avviene dentro di noi. Co-creando nei millenni significati e simboli nella realtà esterna abbiamo influito sulla realtà interna, inconscia, ed ora siamo potremmo dire schiavi di ciò che noi stessi abbiamo creato inconsapevolmente.

Dico questo ancora una volta con congizione di causa, col piglio dello sperimentatore. Abbiamo, come Gruppo di Ricerca F-Aurea più volte eseguito sperimentazioni, proiettando i nostri sensi eterici indietro nel tempo. Se ad esempio osserviamo la semplice acqua dei mari, il suo campo eterico. E spostiamo indietro il focus dell’osservazione ad un epoca prima dell’esistenza di ciò che chiamiamo homo sapiens. Prima della formazione del DNA di ciò che oggi è homo sapiens. E in quell’epoca osserviamo il campo dell’acqua, possiamo percepire un acqua viva, vitale. Un campo che è ricco di etere oro, ricco di energia effervescente, e completamente neutro, cioè privo di ogni traccia di identità fittizia, di proiezioni mentali, di significati e simbolismi. La differenza al tatto eterico e con gli altri sensi è netta e senza esagerazione, enorme. Oggi il campo dell’acqua è debole, poco percepibile e sovraccarico di “mentale”, di forme pensiero, che come un grande calderone costituiscono una specie di zuppa indistinta e indistinguibile nelle sue componenti.

Questo vuol dire che l’essere umano è il male cosmico che ha rovinato l’armonia ancestrale della natura? No. Vuol dire che l’essere umano per sua natura crea. Il dare nomi e attribuire tramite ispirazione significati ad una cosa, come l’acqua, ne crea di fatto quegli effetti. E questa creazione è avvenuta lentamente, nel giro di decine di migliaia d’anni. Forse la sfida è quella di co-creare consonanza, anzichè dissonanza in forma di dolore, confusione, ignoranza.

Ora che ci azzecca tutto questo con le ley lines planetarie?

Torniamo alla Luna ma anche agli altri corpi celesti. Di quanti simbolismi, significati, proiezioni mentali sono stati intrisi? Nella Ricalibrazione Planetaria abbiamo sempre detto di richiamare e utilizzare l’essenza del corpo celeste, non la sua realtà attuale, in quanto questa è carica di effetti che deviano l’essenza del corpo celeste. Ad esempio Luna non è negativa ma è rilascio… Marte non è guerra ma è sistema immunitario del campo eterico… Saturno non è duro e cattivo ma è energia di forma e sostegno… ecc.. Tanto da poi poter unire questi effetti in un linguaggio di funzioni complete.

Ma poi a parte questo caso, quando la Luna diventa piena, quanto l’inconscio collettivo risponde alla zuppa di simbolismi e forme pensiero che sono accumulate nella Luna? Tanto al punto da produrre effetti tangibili?

Ecco una cosa interessante che francamente ho preferito tacere fino ad avere maggiori conferme, è che a inizio Dicembre 2020 abbiamo assistito ad un fatto imprevisto. La Luna in termini eterici ha cominciato una profonda opera di rilascio di quella massa che noi umani le avevamo “programmato” nei millenni. In contemporanea (4 dicembre) un collega mi informa che sono stati registrati dei picchi nella risonanza di Shumann del tutto inaspettati e mai visti, con valori fino a 11.000 Hz (nb. Informazione da prendere con le pinze, la cosa mi viene detto è stata rilevata solo da alcuni strumenti ma non da tutti). La cosa è andata avanti per settimane, almeno fino alla congiunzione Giove-Saturno del 21 dicembre 2020. In cui era percepibile fino 3 giorni prima, una fase di pulizia dello stesso Saturno.

Ora per pulizia intendo che tali corpi celesti hanno azzerato (quasi azzerato) la gran massa di fango psichico, di fango dell’inconscio collettivo, che gli era stata riversata, tornando ad essere più neutri. Etericamente diversi, meno familiari, solo perchè più vicini al loro archetipo orginario.

Quanto questo ha influito su noi esseri umani? Facendo molte osservazioni e test, eravamo, tutto il mondo era in scarico, in rilascio di “tossine” eteriche, specialmente sul piano psichico. Potevi sentire fango venire rilasciato dal campo eterico dell’inconscio sia dei singoli che del collettivo.

Questo cambiamento è certamente stato esaltato dalla congiunzione planetaria Giove-Saturno, ma onestamente non è stato causato dalla congiunzione ne da qualche alieno, o entità suprema. Posso solo sostenere che sia stata l’opera di coloro che in quel momento avevano le chiavi sane per farlo avvenire. Insomma sto sostenendo che secondo me è stata l’azione di semplici esseri umani a fare la differenza su scala globale. E che l’opera che ciascuno di noi – nel suo piccolo – può svolgere su di se e con chi gli sta vicino ha contribuito. Se è stata raggiunta una massa critica di paura, nel 2020 anno del lockdown Italiano, è anche vero il contrario. Ma è necessario mettere da parte i voli pindarici e credere che domattina saremo tutti “illuminati” (qualunque significato si voglia attribuire a questa parola), semmai avremo tutti più lavoro da fare su noi stessi fino a creare una società più sana per tutti, basata spero sul rispetto.

E questo si, ha cambiato il modo in cui noi umani reagiamo alle fasi lunari e alle congiunzioni planetarie. Non viviamo in un sistema statico, ma in continuo mutamento, di cui noi stessi siamo parte, e le nostre scelte e azioni responsabili e Ispirate possono contribuire – parlo del contributo collettivo, di tutti – a cambiare il sistema in cui viviamo. E’ sempre avvenuto, anche se poi sono i pochi a far confluire la forza collettiva pro cambiamento sano e renderla reale.

Avevo osservato fenomeni simili ad esempio durante fine inverno del 2020. Se si osservava il campo eterico del “noto agente virale di quell’anno” si poteva notare come tante opere eterico-vibrazionali, ma anche “semplici” preghiere, venivano veicolate da ogni parte del mondo. Molte di quelle opere tuttavia erano in contrasto e si ostacolavano le une con le altre. Ad esempio erano percepibili gruppi che operavano per distruggere “l’agente virale” e gruppi che invece gli mandavano amore per farlo adattare e mutare in una forma innocua. La maggior parte però purtroppo generava solo dissonanza o mancava di spinta, di potenziale per essere efficace. Altri ancora operavano più per far sintonizzare fra loro le varie differenti opere, evitando in questo modo l’annullamento reciproco (due forze identiche, con la stessa intensità o frequenza, ma di direzione, spin, opposto si annullano a vicenda). E proprio in primavera sappiamo bene quali sono state le dichiarazioni del dottor Zangrillo a proposito della perdita di pericolosità “dell’agente virale”. Dichiarazioni che la stampa mainstream non ha potuto smentire, in quanto supportate da un intera università, ma che ha provveduto ad affossare e far svanire. Ma qui cambio argomento, se volete -> approfondite da voi. Questo sito parla di ricerca eterica e meditazione, non di medicina o geopolitica.

Tornando ai pianeti quello che ho osservato è quindi il risultato diretto, secondo me di pochi, che hanno beneficiato del campo preparato dai molti. Negli ulltimi 20 anni abbiamo visto una diffusione ben più vasta che mai delle pratiche eteriche-vibrazionali, cosa che sta contribuendo a co-creare una nuova possibilità nell’inconscio collettivo. Piuttosto andrebbe detto che in mia opinione almeno in Italia ci fidiamo ancora troppo poco di quello che è realmente fattibile, siamo scarsamente tendenti a credere in ciò che facciamo o all’opposto ci crediamo ciecamente, senza l’accortezza di poterci mettere in discussione e quindi impedendoci di progredire in quanto viviamo fragilità interiori mal nascoste da misticismi “io canalizzo l’universo – quindi non mi posso sbagliare anche perchè tutti i maestri l’hanno detto”. Aggiungiamo quei pochi che furbescamente sanno di non sapere nulla ma sono molto abili nel venderlo, contribuendo a diffondere suggestioni inefficaci a caro prezzo. E nel resto del mondo siamo ancora troppo legati al desiderio o alla pigrizia di voler credere che “il maestro ci salvi” con uno schiocco di dita, dimenticando che il risulato è figlio dell’impegno costante. Ma queste sono altre considerazioni.

Concludendo, ogni cosa ci circonda è quindi una co-creazione, il cui simbolismo ci parla da dentro e ci influenza. Una chiave è quindi lo sviluppare chiarezza mentale e potenziale, la differenza di potenziale per uscire da questa bolla di illusioni autoreferenziali che chiamiamo realtà.

Manlio Di Donato.

Visita il negozio online F-Aurea

nel webshop troverai tutti i webinar e non solo

Iscriviti per ricevere le ultime novità

(Non condividiamo i tuoi dati con nessuno, l’indirizzo eMail è necessario per poter spedire le news)