Di recente mi viene segnalata un frase di Gurdjieff, secondo il quale le Forze Planetarie sarebbero da considerarsi talmente potenti da bloccare il cammino dell’essere umano nella sua evoluzione e tali da non volere che l’essere umano si liberi dai confini di questa realtà.

Ora massimo rispetto per ciò che è stato Gurdjieff, tuttavia la domanda da porci è ma di cosa stava parlando?

Come da sempre sostengo viviamo in un epoca in cui le percezioni eteriche, dei mondi sottili, sono cosa rara e sebbene negli ultimi decenni abbiano iniziato a rifiorire manca ancora enormemente la dedizione a raffinare la semplice percezione in una vera forma di misurazione, di analisi che porta al discernimento  alla comprensione – oltre i veli di illusioni – di ciò che osserviamo, dentro e fuori di noi.

Se parliamo ad esempio di Forze Planetarie la domanda da porci tutt’altro che scontata è “ma stiamo parlando delle stesse forze”? C’è tutta una tradizione che associa ai pianeti delle entità definite guardiane, esseri angelici ma un angelo non è sempre tale anche se viene definito tale dagli osservatori. Ricordo a tal pro molti anni fa un operatore che sottopose a me e ad una collega una preghiera dicendo che assomigliava a quello che facevamo. In essa si chiedeva con parole semplici qualcosa come lo scioglimento dei legami karmici, la restituzione del potere di agire, del libero arbitrio.. Era insomma più che una preghiera una vera richiesta spirituale. Al termine tuttavia la richiesta terminava con l’invocazione di tre nomi apparentemente aramaici fra cui un noto angelo e altri due nomi a me sconosciuti.

Al leggere il primo ed il terzo di quei nomi non provammo nulla, ma nel solo guardare il secondo l’inconscio reagiva chiudendo il petto con una netta sensazione di angoscia. Ovviamente li testammo tutti e tre, per comprendere “l’energia” di ciò che si celava dietro quei nomi, essendo in grado e a conoscenza di come svelare le barriere eteriche che velano l’essenza delle cose. Per farla breve se il primo e famoso nome rivelò una “normale” energia luminosa e benevola, così come il terzo, il secondo nome mostro semplicemente la presenza di un “sigillo” come li chiamavamo allora – una struttura eterica parassitica, bloccante e condizionante. Fu facile risalire grazie ad internet al significato di quel nome, e venne fuori qualcosa come “colui che impedisce all’essere umano di uscire da questa realtà”.

Ok, tutto regolare, in una richiesta spirituale arrivata da chissà che tradizione si infila il chiedere di liberarsi dalle catene che ci fanno credere che la massa di simbolismi di forme pensiero collettive (egregore in gergo) che sono state create da millenni sia l’unica realtà, celando la vera essenza delle cose. Tutto normale no!? Ed è per questo che mi tengo ben lontano da certe tradizioni esoteriche.. Ci si trovano di quei sigilli notevoli mascherati da belle parole. Purtroppo chi detiene il potere e chi crea sette, non vuole che l’essere umano sia libero e ragioni senza veli. Se lo facesse non sarebbe più controllabile. Ma soprattutto tali persone temono che tu ti riappropri del tuo vero “potere spirituale”, il Potenziale Eterico di agire, liberarti e cambiare le cose.

Mi chiedo quindi se il buon Gurdjieff (dal quale si può imparare molto), quando sosteneva che le forze planetarie hanno la volontà di bloccare l’evoluzione parlasse di tutto ciò. Ma tali sono altra cosa rispetto alle vere Forze Eteriche Planetarie, sono semmai egregore ed entità natie di un certo bacino culturale, esse sono quindi tutt’altro che universali. Il cammino dell’essere umano è in costante evoluzione ed insieme a molti altri colleghi con cui ho ed ho avuto l’onore di camminare insieme in tante vite continuiamo lungo la strada della liberazione e del realizzare soluzioni e strumenti atti all’opera.

Manlio Di Donato.

Di recente mi viene segnalata un frase di Gurdjieff, secondo il quale le Forze Planetarie sarebbero da considerarsi talmente potenti da bloccare il cammino dell’essere umano nella sua evoluzione e tali da non volere che l’essere umano si liberi dai confini di questa realtà.

Ora massimo rispetto per ciò che è stato Gurdjieff, tuttavia la domanda da porci è ma di cosa stava parlando?

Come da sempre sostengo viviamo in un epoca in cui le percezioni eteriche, dei mondi sottili, sono cosa rara e sebbene negli ultimi decenni abbiano iniziato a rifiorire manca ancora enormemente la dedizione a raffinare la semplice percezione in una vera forma di misurazione, di analisi che porta al discernimento  alla comprensione – oltre i veli di illusioni – di ciò che osserviamo, dentro e fuori di noi.

Se parliamo ad esempio di Forze Planetarie la domanda da porci tutt’altro che scontata è “ma stiamo parlando delle stesse forze”? C’è tutta una tradizione che associa ai pianeti delle entità definite guardiane, esseri angelici ma un angelo non è sempre tale anche se viene definito tale dagli osservatori. Ricordo a tal pro molti anni fa un operatore che sottopose a me e ad una collega una preghiera dicendo che assomigliava a quello che facevamo. In essa si chiedeva con parole semplici qualcosa come lo scioglimento dei legami karmici, la restituzione del potere di agire, del libero arbitrio.. Era insomma più che una preghiera una vera richiesta spirituale. Al termine tuttavia la richiesta terminava con l’invocazione di tre nomi apparentemente aramaici fra cui un noto angelo e altri due nomi a me sconosciuti.

Al leggere il primo ed il terzo di quei nomi non provammo nulla, ma nel solo guardare il secondo l’inconscio reagiva chiudendo il petto con una netta sensazione di angoscia. Ovviamente li testammo tutti e tre, per comprendere “l’energia” di ciò che si celava dietro quei nomi, essendo in grado e a conoscenza di come svelare le barriere eteriche che velano l’essenza delle cose. Per farla breve se il primo e famoso nome rivelò una “normale” energia luminosa e benevola, così come il terzo, il secondo nome mostro semplicemente la presenza di un “sigillo” come li chiamavamo allora – una struttura eterica parassitica, bloccante e condizionante. Fu facile risalire grazie ad internet al significato di quel nome, e venne fuori qualcosa come “colui che impedisce all’essere umano di uscire da questa realtà”.

Ok, tutto regolare, in una richiesta spirituale arrivata da chissà che tradizione si infila il chiedere di liberarsi dalle catene che ci fanno credere che la massa di simbolismi di forme pensiero collettive (egregore in gergo) che sono state create da millenni sia l’unica realtà, celando la vera essenza delle cose. Tutto normale no!? Ed è per questo che mi tengo ben lontano da certe tradizioni esoteriche.. Ci si trovano di quei sigilli notevoli mascherati da belle parole. Purtroppo chi detiene il potere e chi crea sette, non vuole che l’essere umano sia libero e ragioni senza veli. Se lo facesse non sarebbe più controllabile. Ma soprattutto tali persone temono che tu ti riappropri del tuo vero “potere spirituale”, il Potenziale Eterico di agire, liberarti e cambiare le cose.

Mi chiedo quindi se il buon Gurdjieff (dal quale si può imparare molto), quando sosteneva che le forze planetarie hanno la volontà di bloccare l’evoluzione parlasse di tutto ciò. Ma tali sono altra cosa rispetto alle vere Forze Eteriche Planetarie, sono semmai egregore ed entità natie di un certo bacino culturale, esse sono quindi tutt’altro che universali. Il cammino dell’essere umano è in costante evoluzione ed insieme a molti altri colleghi con cui ho ed ho avuto l’onore di camminare insieme in tante vite continuiamo lungo la strada della liberazione e del realizzare soluzioni e strumenti atti all’opera.

Manlio Di Donato.

Articolo originariamente pubblicato il 10 Novembre 2021 da Manlio Di Donato

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