Cosa succede quando una persona pratica meditazione insieme ad un altra?
E’ vero che le loro coscienze si sintonizzano, e cosa vuol dire?
E questa è la base per poter spiegare i fenomeni alla base delle pratiche eteriche?
Ci sono ricerche condotte con il metodo scientifico (quello vero e non fatte da persone che a monte fanno esperimenti viziati per poter appositamente negare la cosa) che ne parlano?
In questo articolo, tratto dal nostro libro “Un Nuovo Paradigma Energetico – Vibrazionale. Manlio Di Donato & Francesco Verticchio“ facciamo un piccolo riassunto di alcune cose che forse non vi hanno detto.
Su questo tema Ervin Laszlo, Filosofo delle scienze, Teorico dei Sistemi e membro dell’accademia ungherese delle scienze descrive in un suo libro un esperimento al quale assistette in veste di testimone oculare assieme all’allora direttore dell’Istituto per la Comunicazione e la Ricerca sul cervello di Stoccarda, dr Günter Haffelder. Durante tale esperimento la dottoressa Maria Sàgi, psicologa a detta di Laszlo dotata di facoltà sensitive e guaritrici ed un volontario furono sottoposti a monitoraggio dei tracciati celebrali. I due furono quindi separati in stanze differenti per escludere interazioni verbali e visive, ed i loro tracciati celebrali venivano analizzati e proiettati su schermo. Durante l’esperimento la “guaritrice” descrisse i problemi di salute del soggetto, mentre questi stava seduto ad occhi chiusi in leggero stato meditativo. E quando la guaritrice scoprì delle “aree di disfunzione organica” inviò “informazioni” tese a compensarle. Durante l’esperimento non solo il tracciato celebrale della guaritrice scese nella regione Delta, contraddistinta da una minima attività celebrale ed associata normalmente al sonno profondo, mentre invece ella si trovava completamente sveglia e focalizzata. Ma cosa ancor più sorprendente il soggetto dell’esperimento riproduceva lo stesso schema d’onda Delta con circa sue secondi di ritardo rispetto alla “guaritrice”.
Il caso viene citato nel libro: Laszlo, E. (2009), La Scienza ed il Campo Akashico. Connessione e memoria nel cosmo e nella coscienza: una Teoria Integrale del Tutto. Ed Urra – Apogeo srl.
Ne parlo anche in questo video “Pillole di Ispirazionalità 2 03 La Scienza ed il Campo Akashico spunti dal libro di Ervin Laszlo”
Quanto citato trova un possibile parallelismo nelle ricerche di un moderno neuroscienziato, il Dott. Nitamo Montecucco, il quale si è occupato per lungo tempo di meditazione e le sue ricerche mettono in luce un fenomeno interessante. Osservando attraverso moderne apparecchiature la velocità di elaborazione dei neuroni, ovvero le frequenze celebrali associate a determinati stati di coscienza degli sperimentatori che si sono prestati, è stato possibile osservare come due persone abituate a praticare insieme meditazione, quando praticano tendono a sovrapporre i propri stati di coscienza. In pratica se due persone sono in sintonia fra loro, durante la meditazione le loro onde celebrali tendono a sintonizzarsi diventando identiche.
E non solo, poiché gli esperimenti hanno messo in luce come in chi è abituato a praticare meditazione si crea anche una sintonia fra l’attività dell’emisfero destro e sinistro del cervello2. Questo corrisponde all’esperienza comune a tutti i praticanti delle molte forme di meditazione, di una maggiore profondità percettiva vissuta come un ampliamento della propria capacità di sentire, percepire, ascoltare, e un incremento della lucidità.
Gli studi di N. Montecucco sono pubblicati in alcuni libri fra cui suggerisco: Montecucco, N. (2000), Cyber: la visione olistica. Ed mediterranee.
Gli stati di coscienza sono misurati nell’ambito delle neuroscienze attraverso la rilevazione dell’attività dei neuroni, fino a distinguere quattro stati di coscienza principali ognuno dei quali corrisponde all’utilizzo di differenti facoltà mentali e cognitive.
È un fatto noto e sperimentato ripetutamente che attraverso semplici pratiche di meditazione sia possibile alterare gli stati di coscienza e passare ad esempio da uno stato di tensione e iper-attenzione a uno stato di ascolto e presenza priva di tensioni. Quello che gli esperimenti citati in precedenza hanno messo in luce però è sopratutto il fenomeno di risonanza che si crea fra due persone che sintonizzano attraverso la pratica condivisa i propri stati di coscienza.
La sincronizzazione degli stati di coscienza è quel “ponte di risonanza” di cui parlano gli operatori del settore “eterico”?
Prima di dare una risposta c’è un altro punto da osservare. Gli esperimenti che abbiamo citato parlano sempre di persone che vogliono praticare meditazione insieme, o di persone che sono già in relazione le une con le altre o che vogliono esserlo senza porsi limitazioni e barriere.
Ma cosa succede se viene coinvolta è una persona che rifiuta a priori l’esperienza? Ad esempio per paura, per pregiudizio, o perché deve dimostrare di avere ragione a tutti i costi?
Gli operatori del settore interrogati in precedenza rispondono semplicemente che in questi casi la pratica con le forze eteriche non funziona. Questo è il caso ad esempio delle persone che non vogliono ricevere una sessione ma vengono “trascinate” a farlo da parenti e amici senza però voler realmente lasciarsi andare. Ed è anche il caso dei debunkers che fanno queste esperienze con la convinzione di dover dimostrare che tali pratiche sono bufale. La loro convinzione, la paura, il pregiudizio, la volontà di demistificazione attivano meccanismi difensivi nella psiche che impediscono alle onde celebrali di sincronizzarsi e fanno fallire l’esperienza. Anzi essi restano in quello stato mentale di costante vigilanza e attenzione, che impedisce ai metodi eterici di funzionare appieno.
Può sembrare una pallida scusante per giustificare una bufala?
Eppure gli studi del fisico e tecnologo statunitense Edmond Chouinard confermano quanto detto finora. Chouinard ha studiato l’interazione dei campi di coscienza prodotti da persone in meditazione o che proiettano pensieri focalizzati tutti all’unisono, sull’ambiente da un punto di vista fisico, e geomagnetico. Le strumentazioni di Chouinard e i controlli rigorosi da lui adottati che escludono la casualità, mostrano come un gruppo di persone che invia pensieri d’amore ad esempio si in grado di alterare il movimento di una fiamma di candela posta nello stesso ambiente. Ma sopratutto aveva rilevato come quando in tali esperimenti erano invitate persone scettiche gli strumenti non registravano alcun cambiamento e le fiamme delle candele restavano ferme. La cosa conferma in pieno che una persona che nega l’esistenza delle forze eteriche ed è determinata a dimostrare che tutto ciò è una bufala, rompe lo stato di coerenza dei praticanti negando di fatto l’esperienza stessa.
Le ricerche di Chouinard sono parzialmente accessibili online su EmergentMind.org
Ecco che allora alcune ricerche a cui tutt’oggi molti si riferiscono per diffamare tali argomenti appaiono semplicemente ridicole nella loro ingenuità. Ad esempio c’è un famoso esperimento in cui un esaminatore osserva delle carte che riportano dei simboli come stelle, punti, onde, e ad un presunto sensitivo viene chiesto di dimostrare di essere sensitivo leggendo nel pensiero dell’esaminatore per capire quale carta stia guardando.
Possiamo ben capire come questo esperimento sia ridicolmente privo di criterio scientifico, in quanto se la telepatia nasce da una sintonizzazione degli stati di coscienza ecco che se l’esaminatore e il sensitivo non si sintonizzano fra di loro o addirittura se l’esaminatore fa opposizione è impossibile che il sensitivo possa rilevare qualche informazione.
Un piccolo e bizzarro libro che approfondisce le trappole del debunking: Maurizio Armanetti. (2017), Sono un uomo paranormale. Ed Maurizio Armanetti.
Personalmente ho osservato spesso questo fenomeno da parte di vari amici e varie amiche, tutti dotati di quella marcia in più che è diversa dalla sensibilità, è vera e propria capacità percettiva eterica chiaroveggente. E non è mai stata telepatia nel senso che una persona “legge la mente”, è semmai una profonda Ispirazione che permette al sensitivo di intuire diverse informazioni come stati d’animo ed emozioni, qualche volta anche di capire le intenzioni di una persona ma di certo non di leggere “le parole che sta pensando” anche perché noi non pensiamo in “parole” ma per immagini mentali cariche di emozioni, metafore, simbolismi e che percepiamo con tutti i 5 sensi, ovvero Forme Pensiero.
Obiezione! Si chiama mentalismo, è la capacità di intuire in base a espressioni e posizioni degli occhi del corpo e qualche astuta domanda, ecc… a cosa pensa una persona!
Risposta: Se così fosse ci sarebbe bisogno del contatto visivo con la persona, eppure questo l’ho osservato avvenire anche a distanza in totale assenza di presenza fisica. Questo perché solo se le due persone condividono una relazione profonda il sensitivo di turno è in grado di percepire più o meno chiaramente quando l’altra persona anche a distanza lo sta pensando e a linee generali il tema di quei pensieri. I bambini, almeno la maggior parte fino ai 3 a volte 4 anni di età sono sensitivi senza averne consapevolezza.
Un altro punto da considerare è che la mente se non allenata da pratiche di meditazione è incapace di restare ferma su un solo pensiero. Questo va tenuto in considerazione nel parlare di questi esperimenti come se fossero verità. Se l’esaminatore dell’esperimento di prima non sa controllare i pensieri e anziché pensare alla carta con il disegno di una stella, pensa anche per poco alla causa di divorzio che ha in corso o a quello che deve comprare al supermercato, alle rate dell’auto, o alla partita di calcio ecco che il sensitivo sotto esame non è in grado di leggere nulla se non una gran confusione.
Per mia esperienza personale le vicende più autentiche e fuori dall’ordinario si sono manifestate solo con persone che erano ben disposte e preparate, persone che ponevano nessun freno nemmeno inconscio all’esperienza stessa. Al contrario quando nella persona che riceveva una “lettura” restavano dubbio, paura, sfiducia ecco che la psiche si chiudeva a difesa e rendeva la lettura vaga e inconsistente. Certo poi resta il caso in cui il freno all’esperienza è dato dall’operatore stesso, questo punto, composto di molte sfaccettature viene sviluppato nei prossimi capitoli.
Ora il problema per come lo vedo è che nella nostra cultura abbiamo creato una vera abitudine mentale o meglio un profondo condizionamento nel dire che l’etere non esiste e che sono tutte superstizioni, al punto che neghiamo inconsciamente con paura la possibilità di poterlo studiare seriamente e spiegare. Ma per l’appunto è solo paura e quindi è l’irrazionale paura del cambiamento a fare da freno allo sviluppo della scienza e dell’essere umano in queste direzioni.
Esperimenti in tal senso ne sono stati eseguiti una mole enorme nel corso degli anni, e conferme da parte di operatori in grado di non farsi influenzare da scettici negazionisti ce ne sono eccome. Ma la resistenza è tanta, e vengono spesso tristemente citati i casi di finti operatori, veri ciarlatani che non hanno nessuna reale preparazione o capacità se non quella di ingannare il prossimo. Queste persone sono una ridotta minoranza. Ma fa sempre più notizia una cattiva notizia, per cui il ciarlatano televisivo che ricatta il cliente dicendogli che gli succederanno sciagure terribili se non fa quello che gli viene detto, ha un grande eco mediatico. Questo genere di notizie sono sempre bene in vista anche se si tratta di 1 caso su 10.000, mentre gli altri 9.999 operatori che non fanno parlare di se ma che danno risultati reali sono ignorati. Sarebbe come dire che siccome esistono dei falsi dentisti, allora tutti i dentisti sono falsi. Ovviamente è una sciocchezza eppure è così che viene trattata la materia dai mass media.
Un buon libro che mostra una mole enorme di ricerche nel campo della fisica di frontiera è stato scritto da un divulgatore di astrofisica, Massimo Teodorani il quale fa il punto sullo stato dell’arte della moderna ricerca in materia: Teodorani, M. (2007), Entaglement, l’intreccio nel mondo quantistico: dalle particelle alla coscienza. Ed Macro.
In realtà i motivi della resistenza e delle paure sulla materia delle Forze Eteriche, chiamatele anche “prana” o “energie sottili”, sono molto più antichi e profondi, affondano presumibilmente nel medioevo e nella paura del “male”. C’è un vero indottrinamento fatto di condizionamenti vecchi di millenni nell’inconscio collettivo occidentale per cui o sei un prete oppure se dimostri di avere capacità sensitive sei automaticamente il demonio. Questa visione è rimasta profondamente incistita nell’inconscio collettivo ed è stata rigurgitata negli ultimi secoli come negazionismo a priori. Forse sarà materia di altri approfondimenti.
Pace. Manlio Di Donato.
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